Lunedi scorso: ultime vasche in piscina. Dorso (maledetto!). Track! Crampo al piede e al polpaccio destro. Chiunque abbia avuto un crampo sa quanto sia doloroso. Fidatevi, averlo in acqua è centomila volte peggio. Ti si blocca la gamba, senti un dolore pazzesco e non sai che fare. Niente di grave, comunque.
Mercoledì: ho ancora il polpaccio dolorante e ho paura di morire in acqua. Sorpresa. Nessun problema e oretta di nuoto passata ottimamente.
Venerdì, cioè oggi: ultime due vasche. A piacere. Ok, la prima la faccio a stile libero, la seconda a dorso. La prima va bene (prima o poi riuscirò a farla tutta senza fermarmi, ci sono quasi!), la seconda bene fino all'ultima bracciata. L'ultimissima. TRRRAAACCKKK. Il crampo peggiore della storia. Tutti escono dalla piscina e io resto lì in acqua facendo finta di niente (mai lamentarsi. I deboli si lamentano. I forti hanno il coraggio di piangere). Dopo un minuto riesco ancora dolorante. Speriamo passi.
Questo è il crampo fisico. Poi c'è il crampo che porto dentro. Mio fratello è ripartito per altri quattro mesi. Non è tanto la lontananza (oddio, forse lo sento più ora che è lontano!), quanto il fatto che sarà il primo Natale senza di lui. Sto diventando un ometto. E, malinconia a parte, mi sento abbastanza preparato.
A parte 'sto cazzo di crampo al polpaccio.
13 anni fa
3 commenti:
A me il crampo mi viene sempre al mignolo del piede o sotto la pianta.
croulitn
ma mi sentivo "inspirato". volevo scriverte qualcosa di bello, sentito, che ci avrebbe fatto piagne nzieme ma porcatana la "verifica parola" ma proprio smuntat... par o nome e na mericina!!!
ps: continua effetto "I" er terrible!!
Condivido il crampo spirituale. Quando si vive lontani da qualcuno a cui si tiene, quando partono è sempre tremendo...
Zen
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