sabato 20 dicembre 2008

Weeeeeeeeeeeeeee

La tecnologia non ha mai fine. Lo dice anche quella odiosa della Littizzetto nel suo ultimo spot (magari apro un topic pure su questo in futuro).
L'ultima che mi ha sconvolto è quella della Nintendo Wee. Puoi giocare in maniera virtuale simulando i movimenti con il tuo corpo. E così puoi fare boxe, giocare a bowling, a baseball come se stessi giocando sul serio. E fin qui tutto bene. O meglio, non è una cosa che a me personalmente piace, ma capisco che ci sia gente che si diverte e confesso che probabilmente anch'io tra amici me la godrei a cazzeggiare in questo modo.
Poi è uscito anche Guitar Hero. Wow, puoi suonare ed essere una rockstar standotene a casa.

Fermi tutti.

Ma se io voglio imparare a suonare non posso semplicemente imparare a suonare come si fa da tutta una vita? Prendo una chitarra e imparo. E così via, a questo punto, con tutte le alternative (boxe, bowling... mi chiedo se non inventino, o forse esistono già, dei giochi sexy in cui puoi fare una gara di pugnette)... Ora, sarò antico, sarò vecchio, sarà che mi divertivo con un semplice joystick o torturandomi la mano in sala giochi, ma non capisco quanto sia innovativa e/o divertente fino in fondo questa cosa.
A me sembra che, andando avanti, finiremo davvero col non fare più un cazzo. Potrei citarvi "Wall-E", per chi l'ha visto, oppure una puntata dei Simpson:
Marge chiede a Bart e Lisa di tagliare l'erba del prato ma loro si rifiutano. Poi vanno a una convention tecnologica e i ragazzini entusiasti vanno a giocare al cyber-giardinaggio, con disapprovazione della madre.
Magari fa ridere, ma a pensarci non siamo arrivati a questo? E come al solito quel genio di Matt Groening c'era arrivat da tempo. 'Tacci sua...

Hey, un topic in cui non parlo di nuoto! E sì che ieri ho fatto per la prima volta la rana e sono andato benissimo. Sono riuscito a non parlarne, evviva!
"Veramente lo hai appena fatto"
D'Oh!

sabato 13 dicembre 2008

Momenti di gloria

Se vado a rileggermi il blog in questi ultimi due mesi noto con orrore che parlo quasi sempre e solo della piscina. Un po' mi preoccupa, perché non vorrei diventare come Linus che parla sempre delle maratone. Però è anche bello che abbia trovato questa nuova passione e in maniera del tutto improvvisa (vi basti sapere che prima di quest'estate non sapevo neanche andare sott'acqua).
Però, alla fin fine, che sia noioso o no, è l'argomento di cui ho più voglia di parlare qui. Almeno per me, scrivere sul blog è un momento d'evasione in cui racchiudere in poche righe momenti della mia vita. E se in questi due mesi l'argomento principe è stato la passione per il nuoto e non altre cose strappalacrime (la partenza di mio fratello, qualche up&down a livello sentimentale), beh, vuol dire che ho ancora la forza di trovare sempre il lato positivo in ogni cosa.

Se poi aggiungiamo che ieri l'istruttore a un certo punto mi fa: "Tommaso, sei promosso all'altra vasca!" mi permetterete di gongolare un pochettino.
E' un po' preoccupante il fatto che nella nuova vasca in appena dieci minuti mi sono spompato e ho rischiato di investire l'altra corsia. Ma è anche bello che potrò finalmente imparare lo stile rana. Ieri ho fatto due vasche provando solo le braccia e oggi mi fanno male i pettorali.
Non vedo l'ora di cominciare!

mercoledì 3 dicembre 2008

Simply The Best

Sono stati mesi duri.
Mesi in cui credevo di non riuscire più a sopportare la fatica, il sudore, il dolore. Mesi in cui venivo schernito, deriso, umiliato, preso a calci. Mesi in cui vedevo gente passarmi davanti, calpestandomi interiormente. Mesi in cui sono stato messo da parte, relegato in una zona buia in cui solo i reietti possono resistere. Mesi in cui non ho mollato. Mesi in cui mi sono impegnato ogni giorno di più. Mesi in cui ogni volta che subivo un'umiliazione rialzavo la testa, pronto a combattere. Mesi in cui ho capito che se non ti senti mai sconfitto, non hai mai veramente perso.

Mesi in cui la fatica, il sudore, il dolore mi erano da sprone. Mesi in cui essere schernito, deriso, umiliato mi dava la forza di andare avanti. Mesi in cui vedevo gente passarmi davanti, e io pensavo che era proprio ciò che volevo.

Già, perché dopo tanti mesi, l'istruttore di piscina ha detto a me e al mio amico (che per mantenere nell'anonimato chiamerò D.Iego) che siamo i migliori della nostra vasca. E di questo devo ringraziare il fatto che lo siamo diventati per esclusione. Viva la mediocrità!