giovedì 21 agosto 2008

In partenza

Domattina parto per Tropea. Una settimana di vacanza, in compagnia della mia metà, con la sperenza di divertirmi, rilassarmi e ricaricare le pile.
Vi risparmio i soliti saluti amichevoli e le raccomandazioni di rito. La cosa mi annoia e poi ho già salutato tutti (e la cosa più noiosa è stata proprio il Birra Moretti di ieri, a dirla tutta :P).
Quindi preferisco parlare d'altro: le Olimpiadi.
Parliamoci chiaro: le Olimpiadi sono una figata. Tutte le nazioni del mondo in gara, centinaia di sport (bum! In realtà non so quante discipline ci siano) e la speranza di vedere la nostra Nazione fare bella figura.
Quest'anno si sono svolte in Cina e, ahimè, la cosa si è notata. No, tranquilli, non parto con la solita filippica sulla situazione politica del paese e su quanto sia giusto o meno gareggiare lì (ovvio che è giusto gareggiare! Mi spiegate un atleta cosa cazzo se ne fotte della situazione politica dopo che si è rotto il culo per quattro anni?). E poi, se non si facevano in Cina si facevano da un'altra parte e, sorpresa sorpresa, le Olimpiadi sono una grande operazione commerciale! E io che credevo che non ci si guadagnasse niente. Scemo io.
Comunque, il fatto che si siano svolte in Cina si è notato per l'impressionante caterva di medaglie vinte dalla nazione ospitante. Nulla di imprevisto, dato che già quattro anni fa arrivarono secondi al medagliere (e di poco alle spalle degli Stati Uniti). La cosa strana è che ho visto gareggiare atleti cinesi in TUTTE le competizioni. Tutte. Dall'ippica alla pallanuoto, passando per il ciclismo. E se è normale che partecipasse almeno un cinese in ogni sport, mi è parso strano che inspiegabilmente l'atleta di turno fosse diventato bravo anche quando la disciplina non ha mai visto gareggiare cinesi decenti (la scherma? ma quando? l'atletica? eh? La pallanuoto? Ma se sanno a stento nuotare!). Senza contare che, qua e là, hanno avuto degli aiutini che non chiamo AIUTONI solo per educazione.
Ma va bene così. Sotto sotto è forse anche normale. Così come è normale, però, che abbia fatto una sonora risata quando si è infortunato il loro atleta di punta durante la gara di qualificazione. Massimo rispetto e dispiacer per l'atleta ma "ben vi sta" e aggiungo anche "vaffanculo".

Torniamo in Italia. Noi stiamo facendo il nostro dovere, senza infamia nè gloria (anzi, con gloria, via!). Come ogni quattro anni deludono gli atleti su cui i giornalisti puntano morbosamente gli occhi addosso (Howe, Cassina, Montano in parte, il calcio, un po' la pallavolo femminile, ma lì le troie se la sono cercata, come gli azzurri di Casiraghi), mentre si confermano i soliti noti (Vezzali=Respect!) e gli outsider (che forse vanno bene proprio perché non gli si mette pressione addosso?).
Mentre scrivo, Schwazer ha vinto un oro importantissimo nella marcia. Chi mi legge sa di cosa sto parlando: "Il chiagni e fotti funziona sempre!" :P

Dulcis in fundo: adoro le Olimpiadi perché per due settimane mi fanno capire quanto il calcio sia lo sport più brutto e noioso del mondo, anche se non riesco poi a staccarmene quando inizia il campionato. E, soprattutto, adoro le Olimpiadi perchè ogni giorno riesci a diventare il massimo esperto dello sport che stai guardando, che sia nuoto sincronizzato, Bmx, softball o vela.
E a proposito di vela: ma avete visto quanto è brava ad andare di boma la Sensini? Io per un giorno sì. :D

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sai Schwazer nel momento in cui è stato intervistato, alla domanda " A chi dedichi questa medaglia?" ha risposto " A Tommaso e a Diego" facendo il gesto dell'ombrello alla telecamera. :-)