domenica 21 giugno 2009

Il lesbico

Sono un ragazzo normale. Magro, brillante, pieno di seme, mi piacciono le donne. Tanto.
Però mi faccio la ceretta, adoro fare shopping sfrenato, ascoltare le chiacchiere tra ragazze piuttosto che sentire gli amici che parlano di calcio e fantacalcio (che palle!!!). L'ennessimo passo verso l'ambiguità è stato ieri, quando ho unito la mia passione per lo shopping a quella per la cura del corpo. Ho comprato un prodotto esfoliante per il corpo e un guanto di crine. Questo perchè, razza di ignoranti, sul nostro corpo si depositano tante impurità causate da smog e inquinamento e bisogna continuamente aiutare la pelle a rigenerarsi.

Detto questo, bisogna porsi delle domande: ma sono normale? La risposta è sì, normalissimo. O meglio, io sono io, e tanto basta.

Ma se vogliamo trovare un termine tecnico a questa mia condizione, abbiamo una risposta: Metrosessualità.

Da Wikipedia:

La metrosessualità è, nel linguaggio giornalistico, il termine che viene usato per indicare una specifica condizione psicologica in rapporto alla propria identità sessuale. Si riferisce alla parola inglese metrosexual: si tratta di un incrocio linguistico tra le parole metro ed "eterosessuale". La parola metrosexual è utilizzata per indicare una nuova generazione di uomini, eterosessuali, tendenzialmente metropolitani (metro-), consumatori di cosmetica avanzata, curatissimi nell'aspetto (tra i vezzi più diffusi: l'ossessione per il fitness, l'abbronzatura a raggi UVA, la depilazione parziale o totale del corpo). Gli interessati sono appassionati di shopping e tendenzialmente salutisti.

Il termine "Metrosexual" risale al 1994 ad opera di Mark Simpson in riferimento al telefilm Sex and the City. Il fenomeno viene talvolta messo in correlazione con casi di narcisismo e di concentrazione ossessiva sugli aspetti estetici[1].

Va comunque ricordato che il termine è legato al giornalismo e non si riferisce direttamente a categorie della psicologia. Non si tratta semplicemente di vanità, ma della ricerca quasi ossessiva della perfezione. Per gli interessati, soprattutto all'estero, l'editoria si sta facendo in quattro con riviste dedicate al "nuovo maschio", ma anche i programmi in tv, dove alcuni omosessuali danno consigli ad eterosessuali. Si tratta di una notevole fonte di fatturato per l'industria, che offre uno spettro di prodotti per garantire una cura del proprio corpo pari a quella un tempo riservata solo alle donne.


Me cojoni!

3 commenti:

Pap ha detto...

Ahem.
Shopping sfrenato? 'nsomma...
di calcio comunque parli (per fortuna!)...
e poi, per aver comprato due cazzate :-P, sostieni di prenderti cura del tuo corpo? ma dai, c'è di peggio... maschere per il viso, maschere da mettere in frigo, pedicure... ne hai di strada da fare!
PS: e i metrosessuali non restano giornate intere in pigiama o in calzoncini...

Tomo ha detto...

Ecco, a proposito di metrosessuali...
Io intanto ti batto sull'aspetto fisico. Se ci fondessimo saremmo perfetti :P

Anonimo ha detto...

Ricordiamo che Rita sostiene che siete identici a DOlce & Gabbana.
Fate vobis. :D

Zen