venerdì 12 giugno 2009

Help!

E' un po' che non aggiorno, così come penso sia un po' che nessuno legge più quello che scrivo, ma fa niente. Il blog è soprattutto una cosa personale, una sorta di anti-stress mentale, quindi finché ne ho bisogno continuo a scrivere.
Che volete sapere? Non c'è molto da dire. Sto male, ragazzi. Ma sul serio. Vi ricordate la storiella che racconto sempre del bicchiere mezzo pieno? Ecco, stavolta è vuoto, prosciugato, non c'è neanche una goccia. E ricordate la storia di Tomo che se ha almeno un motivo per sorridere va avanti a testa alta? Ecco, non ho più nulla per cui sorridere.
Tranquilli, niente proclami di suicidio via internet, certe cose sono ben lontane dalla mia mente. Però sto sempre male. E non si tratta, come prevedibile, del mio stato di singletudine. Certo, quella cosa ancora mi brucia e mi brucierà per tanto tempo, ma il problema è quando cerco di guardare oltre e non vedo nulla.
Amici? Ci sono, lo so, ma non trovo il tempo per vederli e per sentirli. E, lentamente, ci stiamo allontanando. Vuoi perché si cresce, vuoi perché ognuno ha le sue preoccupazioni, vuoi perché ognuno deve pensare alla propria vita. Ma ci stiamo allontanando, lo sento. E ho paura.
Famiglia? Non sopporto mio padre. E la cosa che mi fa stare male è che mi sento una merda per questo. Ormai mi irrita qualsiasi cosa faccia e per quanto mi sforzi di essere paziente reggo pochissimo. Mia madre la vedo poco e a parte qualche chiacchiera la sera non parliamo mai. Quante volte avrei voglia di abbracciarla e basta, senza dire niente, ma poi non lo faccio mai. Mio fratello ora deve ripartire per altri quattro mesi. Sono contento, e alla fine ogni settimana continuerò a vederlo, più o meno come succede adesso che è ancora qui. Ma anche io e lui ci stiamo allontanando, ognuno per la sua strada. E ho paura.
Università? Grande punto di domanda. Sono agli ultimi esami ma non riesco più a sbloccarmi. Studio poco, mi concentro poco, ma soprattutto me ne preoccupo poco. E proprio adesso che dovrei fare gli ultimi sforzi sento che il terreno sta lentamente sgretolandosi. Basterebbe poco da parte mia ma non ce la faccio. E ho paura.

E quando leggo tutto questo l'unica cosa che penso è: "Vuoi restare qui a lamentarti o vuoi fare qualcosa e reagire?" La risposta è semplice, è l'atto pratico che non riesco a mettere in funzione. Non capisco perché. E questa è la cosa che mi fa più paura.

2 commenti:

Emilz ha detto...

io ti leggo sempre ^_^

Emilz ha detto...

Ultimamente anche io mi sono sentito così, e in fondo, una parte di me sta soffocando. Ci sono tante ragioni, e spesso collimano tutte con uno stato interiore di insoddisfazione, ma soprattutto perchè non vediamo alternative. Certe volte mi sembra che la vita non potrà cambiare mai intorno a me, tutte le cose che odio, a partire da alcune cose che fanno i miei genitori le vedo piombare sul mio futuro, e questo a volte mi fa sentire intrappolato.
Probabilmente anche tu, come tuo fratello vorresti maggiore indipendenza, magari un lavoro, e così via. Tutte queste mancanze ti fanno stare male e ti capisco benissimo.

La domanda che mi pongo sempe in questi casi è la solita: possiamo cambiare radicalmente la nostra vita oppure siamo destinati nel farci soccombere dagli altri?